Grandezza e vitalità dei bianchi del Collio

Ronco Blanchis è il nome di un luogo fortunato nel comune di Mossa (Gorizia) dove questa piccola tenuta produce solo quattro vini. Tutti bianchi naturalmente, perché siamo nel Collio goriziano. La famiglia Palla ne ha scelti tre per i nostri lettori, i tre monovitigno. Cominciamo dal Friulano Collio Doc 2009, vinificato in acciaio. Sin dalle origini l’enologo è Gianni Menotti, amico e vicino di casa, o meglio di vigna. Il 2009 è un’annata davvero uni- ca. Infatti metà Friulano è stato raccolto nella seconda settimana di settembre, in mezzo è in- tercorsa una pausa perché si dovevano vendemmiare con ur-
genza altre uve, e tornati al Friulano… una sorpresa: per l’80% i grappoli erano stati attaccati da botrytis cinerea, la muffa nobile. Sembrava un raccolto rovinato e invece fu un colpo di fortuna, difficilmente ripetibile, con risultati davvero particolari. Da manuale, pulito e immediato, è il Pinot grigio Collio Doc 2009: una bella struttura, l’uva esprime con pienezza note di pera e profumi minerali. Un assaggio interessante per chi parte magari prevenuto, con l’idea che il Pinot grigio sia un vitigno poco intrigante. Infine, la Ronco Blanchis presenta il Sauvignon Collio Doc 2009. Un classico Sauvignon friulano con sentori di salvia e foglia di pomo- doro; una freschezza evidente, raffinata, dove è chiara la mano di Menotti, l’uomo del “non fare” in cantina piuttosto che del fare, perché il vino… viene da sé (quasi) se il lavoro in vigna è stato ben programmato. Sono tutti bianchi che evolvono bene in bot- tiglia. Recenti assaggi di Sauvignon 2007 e di Friulano 2003 lo confermano.

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